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“Il Custode” vince l’Oggiono Film Festival

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OGGIONO – È “Il Custode” ad essersi aggiudicato il primo premio dell’Oggiono Film Festival. La giuria è stata conquistata dal cortometraggio realizzato dall’Associazione Culturale “Zuccherarte” di Genova . Il secondo posto è stato vinto da “Risorgiamo”, creato dal XXIV Circolo Didattico “Clementina Perone” di Bari, mentre “Anonimo”, prodotto dal C.A.G. “Fateci Spazio” di Vigevano (Pavia) porta a casa il terzo posto e il Premio della Giuria Junior (formata da ragazzi tra i 10 e i 18 anni).

“L’Oggiono Film Festival”, concorso nazionale per giovani talenti chiude la sua settima edizione. Dal 31 maggio al 3 giugno 2012 il Palabachelet di Oggiono è stato la vetrina di una kermesse che ogni anno migliora, si afferma e coinvolge superospiti quali il cantautore Eugenio Finardi, reduce dal successo dell’ultimo festival di Sanremo, Enrico Nadai da “Io Canto”, “I PanPers” da Colorado, Il grande Marco Balestri e Achille Sabatino dalla fiction “Benvenuti a Tavola”.

Anche in questa edizione Giulia Zambelli, 26 anni, mantovana di Carbonara di Po, ha condotto la manifestazione. Protagonisti della serata sono stati, come sempre, anche Guido Milani e Ornella Chindamo.

“Come ogni anno, l’Oggiono Film Festival – sottolinea Giulia Zambelli – i cortometraggi prodotti da giovani e giovanissimi cineasti, provenienti da tutta Italia sono stati i protagonisti delle serate con storie originali e divertenti ma anche toccanti e significative, realizzate da scuole e gruppi di diverse città (da Genova a Cosenza, da Milano a Reggio Calabria, da Bari a Pavia) che hanno raggiunto la Brianza per le quattro giornate del concorso”. L’evento è stato promosso da Ragazzi e Cinema, con il contributo di Provincia di Lecco e Comune di Oggiono.

Tutte le serate e i numerosi appuntamenti giornalieri hanno centrato in pieno gli obbiettivi dell’organizzazione artistica “Ragazzi e Cinema” e riscosso successi di critica e pubblico che hanno visto la partecipazione di tantissimi spettatori (anche giovanissimi).

Giulia Zambelli
giu 12, 2012
Autore: Giulia Zambelli 23 mar, 2024
Qualche anno fa, in un periodo strano della mia vita, ho iniziato a leggere “Correre è la risposta”. Lo avevo acquistato tempo prima. Erano anni in cui viaggiavo tanto per lavoro e non avevo ancora rivoluzionato la mia vita. Lavoravo per una multinazionale danese viaggiavo spesso in macchina, di media in un anno facevo 90mila kilometri. Un giorno, passeggiando lungo le rive del lago a Lovere avevo notato una deliziosa libreria. Entro, gironzolo tra gli scaffali in cerca di qualcosa che attiri la mia attenzione e leggo questo titolo: “Correre è la risposta”.
Autore: Giulia Zambelli 15 mar, 2024
Ho acquistato questo libro il giorno del mio compleanno! Ero in libreria con una amica e mi ha parlato di questa scrittrice Toshikazu Kawaguchi, prima nelle classifiche mondiali per i suoi libri. Il tema che li accomuna è il rimpianto e nei suoi racconti l’autore lancia un messaggio nascosto: la vita è una e non possiamo permetterci di rimpiangere delle scelte non fatte o parole non dette. Non potevo assolutamente lasciarmelo scappare. ;-)
Autore: Giulia Zambelli 09 mar, 2024
Questa settimana abbiamo affrontato le emozioni e abbiamo cercato di capire come fare per switcharle. Non è una vera e propria “passeggiata” ma vi posso assicurare che più aumenta la consapevolezza di noi stesse più sarà facile imparare a dire “ok, riconosco questo sentimento, lo accetto e so che passerà!”Ecco, questo è lo switch che ci farà davvero cambiare: imparare ad accettarci per come siamo senza criticarci! Quando ci rimproveriamo si innesca un meccanismo autodistruttivo che ci porta a sabotare noi stesse e le nostre giornate. Finiamo per immergerci completamente nella nostra emozione, tanto che se ci passasse davanti una cosa meravigliosa non riusciremmo a vederla perchè completamente accecate. Ve lo dico sempre, siamo Donne infinitamente meravigliose per come siamo, per i nostri pregi ed i nostri difetti. Ma proprio perchè siamo Donne con la D maiuscola, dobbiamo continuare a migliorarci, evolverci nella migliore versione di noi! Quindi, la domanda rimane, come si può switchare una emozione?! In primis, imparando a meditare, anche 5 minuti al giorno per ascoltarci e a capire quali sono i nostri bisogni! Serve tempo.. lo sapete, le cose ce le dobbiamo sudare… ma è davvero possibile… e ci renderà molto più consapevoli! Durante la settimana vi ho lasciato nelle storie qualche info sulle emozioni primarie e come affrontarle con lo sport! Vado a riepilogarvele qui!
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