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Sii la tua "superhero"

Samantha, a 51 anni con la fibromialgia ha raggiunto il suo sogno! Completare il Cammino di Santiago!

Posso anticiparvi che non è stato facile! Ma ogni passo si è rivelato essere una benedizione per il mio spirito!


Sono sempre stata una persona attiva, amo correre e quando ti senti dire: “mi sa che non devi correre per un po', aspettiamo a vedere come va il post-onde d'urto e poi vediamo che fare” ti crolla il mondo addosso… o almeno è così che mi sono sentita!


E' iniziato tutto così!!


Dalla rabbia, non poca, perché ero in forma e volevo fare delle gare... ero scoraggiata… ma non mi sono mai rassegnata!!! Anzi mi sono detta... non puoi correre, cammina!!!!


Ho iniziato a camminare ogni giorno, prima 10 km, poi 15 e poi sempre di più!! 

Non poteva però rimanere una camminata fine a se stessa!! In quelle ore riuscivo a lavorare, sentire clienti, creare contenuti per i social (lavoro online) ma soprattutto riuscivo a mettermi in contatto con me stessa!!!


Ho iniziato a dialogare con me e mi sono resa conto che queste ore di cammino potevano essere qualcosa di grande, potevano darmi di più... e soprattutto potevo realizzare un mio sogno!! Partire per il CAMMINO DI SANTIAGO!


Non dovevo aspettare la pensione, come mi sono sempre detta in passato, ora lavoro da casa, on-line, sui social, quindi posso gestire il mio tempo e soprattutto do' una motivazione a tutto questo camminare.


Prenoto il volo, la partenza è ormai fissata e mancano già solo 4 mesi! Inizio ad allenarmi seriamente... cammino 4 volte a settimana e a volte anche con lo zaino in spalla.

Passano i mesi e la data si avvicina. L'ansia della partenza sale, ma la consapevolezza che si sta realizzando un sogno fa svanire tutti i dubbi e le paure.


La paura più grande è stata quella di non farcela, di avere i dolori della Fibromialgia, quelli che mi hanno fatto venire la tendinopatia che mi hanno fatto smettere di correre, quelli che a volte mi bloccano a letto ancora prima di alzarmi la mattina, quelli che mi demotivano!!


Ma se non provi non sai come andrà!

Il volo già prenotato, lo zaino da comprare, le scarpe, l'abbigliamento, e tutto il resto... ma il tempo c'è stato e la data della partenza è arrivata.


Il 3 giugno lascio casa mia e parto per Bordeaux, da lì poi in treno per Saint Jean Pied de Port.

Il 4 giugno si parte davvero.


Se ne leggono tante sulle tappe, sui km da percorrere, su cosa mettere nello zaino, dove dormire, sul cosa mangiare… ma ognuno il cammino lo deve vivere sulla sua pelle!!!


Io ho fatto il possibile per cucirmi addosso IL MIO CAMMINO.


Ho conosciuto tante persone, da ogni parte del mondo, Olanda, Spagna, Francia Brasile , Italia, Germania, Slovenia, Ucraina, Corea, Malta, USA sono tornata a parlare Inglese e Francese dopo anni, ho condiviso momenti indimenticabili... cene comunitarie e racconti come se ci si conoscesse da una vita, un grande dono.


Ho percorso tanti km, forse di più di quelli convenzionali. Mi piaceva fare varianti e macinare tratti di strada anche da sola e in luoghi un po' sperduti su per i Pirenei. Mi sono persa delle cose sicuramente perché a seconda di quando passi per un paese puoi o meno viverti un momento, un evento, una celebrazione... ma ne ho vissuti tantissimi e non me li dimenticherò mai.


A proposito di Km percorsi e di pesantezza dello zaino, perché sono le domande più frequenti, per me non sono stati un problema!!!

Alla mattina ti alzi, ti carichi lo zaino in spalla e inizi a camminare...diventa la tua routine, sei un pellegrino!! 

La tua giornata è così, scandita da tanti passi uno dietro l'altro, dall’alba, dalla natura, dalle colazioni (ebbene sì dalle 5.30 alle 13 io facevo 2/3 colazioni), dalle persone che incontri, dai paesini sul cammino (anche di sole 4 case), dalle chiaccherate con te stessa, dal riposo, dal bucato e dallo scrivere!


In questo mese in tanti mi hanno fatto i complimenti per la mia "impresa", sei un mito, grande ecc ecc…

Per me non è stata un'impresa, e non mi sento un mito; la mia è stata un'avvenuta e la realizzazione di un sogno che mi reputo fortunata di aver realizzato e soprattutto che mi ha dato la consapevolezza che se vuoi davvero qualcosa, fai di tutto per ottenerla, perchè sai che poi starai bene, nonostante la fatica!!


Penso al mio arrivo in Cattedrale il 30 giugno! Alle emozioni che ho provato dopo 25 giorni di cammino… Alle parole di un uomo di 74 anni che arrivava dal Sud Africa, con il quale ho percorso gli ultimi chilometri e che mi ha aperto gli occhi e resa più consapevole di quelle che sono le mie certezze sul mio cammino.


A parte le paure iniziali, giuro, durante il cammino non ho mai avuto il pensiero di non farcela, così come quello di mollare.

Ho avuto la bronchite, sono stata senza voce, ho avuto notti insonni per la tosse forte.. e lì mi sono detta: "Samy se non ti passa in 2 gg te ne vai a casa!!" A Burgos in una farmacia, dopo vari farmaci antinfiammatori e pasticche per il mal di gola, mi hanno dato uno sciroppo portentoso... la tosse è passata in 3 gg. E poi un altro giorno, a 5 km da Navarrete ho iniziato a zoppicare, la tendinite si stava facendo risentire nuovamente... paracetamolo, ghiaccio e pomata e il giorno dopo ero nuova o quasi!!!


Insomma non ho avuto motivi per mollare... e se li ho avuti, con la pazienza e la cura di me ed il sentire il mio corpo, li ho superati!!!


La vita ci mette davanti sempre un ostacolo o più di uno... ma abbiamo sempre più di una soluzione se ci mettiamo in ascolto!


Cosa mi porto a casa da questo mese di Cammino?? 

Tanto, tanto, tanto che non riuscirò forse mai a spiegare, a mettere nero su bianco.


Ho cercato nei miei post, con le foto di far arrivare le emozioni che ogni giorno mi dava, ma il Cammino è qualcosa che deve essere vissuto da ognuno a suo modo... ognuno ha la sua strada.. ognuno ha i suoi passi da compiere e nessuno può farli per te! 


Il Cammino di Santiago lo puoi iniziare a percorrere nella tua città, poi però quando ti senti di partire fallo, non aspettare, goditi il momento e vai.


Ne farai un altro?? Forse si o forse no... chi lo sa.. per ora mi godo il momento, che non è ancora passato!!

Samy

Giulia Zambelli
lug 31, 2023
Autore: Giulia Zambelli 23 mar, 2024
Qualche anno fa, in un periodo strano della mia vita, ho iniziato a leggere “Correre è la risposta”. Lo avevo acquistato tempo prima. Erano anni in cui viaggiavo tanto per lavoro e non avevo ancora rivoluzionato la mia vita. Lavoravo per una multinazionale danese viaggiavo spesso in macchina, di media in un anno facevo 90mila kilometri. Un giorno, passeggiando lungo le rive del lago a Lovere avevo notato una deliziosa libreria. Entro, gironzolo tra gli scaffali in cerca di qualcosa che attiri la mia attenzione e leggo questo titolo: “Correre è la risposta”.
Autore: Giulia Zambelli 15 mar, 2024
Ho acquistato questo libro il giorno del mio compleanno! Ero in libreria con una amica e mi ha parlato di questa scrittrice Toshikazu Kawaguchi, prima nelle classifiche mondiali per i suoi libri. Il tema che li accomuna è il rimpianto e nei suoi racconti l’autore lancia un messaggio nascosto: la vita è una e non possiamo permetterci di rimpiangere delle scelte non fatte o parole non dette. Non potevo assolutamente lasciarmelo scappare. ;-)
Autore: Giulia Zambelli 09 mar, 2024
Questa settimana abbiamo affrontato le emozioni e abbiamo cercato di capire come fare per switcharle. Non è una vera e propria “passeggiata” ma vi posso assicurare che più aumenta la consapevolezza di noi stesse più sarà facile imparare a dire “ok, riconosco questo sentimento, lo accetto e so che passerà!”Ecco, questo è lo switch che ci farà davvero cambiare: imparare ad accettarci per come siamo senza criticarci! Quando ci rimproveriamo si innesca un meccanismo autodistruttivo che ci porta a sabotare noi stesse e le nostre giornate. Finiamo per immergerci completamente nella nostra emozione, tanto che se ci passasse davanti una cosa meravigliosa non riusciremmo a vederla perchè completamente accecate. Ve lo dico sempre, siamo Donne infinitamente meravigliose per come siamo, per i nostri pregi ed i nostri difetti. Ma proprio perchè siamo Donne con la D maiuscola, dobbiamo continuare a migliorarci, evolverci nella migliore versione di noi! Quindi, la domanda rimane, come si può switchare una emozione?! In primis, imparando a meditare, anche 5 minuti al giorno per ascoltarci e a capire quali sono i nostri bisogni! Serve tempo.. lo sapete, le cose ce le dobbiamo sudare… ma è davvero possibile… e ci renderà molto più consapevoli! Durante la settimana vi ho lasciato nelle storie qualche info sulle emozioni primarie e come affrontarle con lo sport! Vado a riepilogarvele qui!
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