Allenamento aerobico e anaerobico.

Ecco le differenze tra i due metodi di allenamento

Premesso che l’attività fisica dal mio punto di vista è fondamentale (a qualsiasi età). Ci mantiene attivi sia fisicamente sia mentalmente e fisicamente forti.

Senza ingarbugliarci in spiegazioni e dettagli scientifici, non c’è alcun dubbio che tra un lavoro aerobico e anaerobico ci sia una netta differenza. I dettagli possiamo notarli anche dall’aspetto fisico dell’individuo che pratica l’una o l’altra attività. Ad esempio, chi pratica la corsa avrà mediamente in fisico esile e lineare, la sua composizione vedrà pochissima massa GRASSA ma anche pochissima MASSA MAGRA e avrà muscoli ipotonici; chi invece pratica un allenamento come quello funzionale con anche un minimo di sovraccarico avrà un fisico molto tonico, tendenzialmente con spalle larghe, pettorali pronunciati, vita stretta, addominali scolpiti, quadricipiti e polpacci ipertonici, per non dire ipertrofici, la sua composizione invece vedrà una percentuale salta di massa muscolare e bassa di grasso.

L’attività aerobica è un'attività ginnico-condizionale di bassa intensità e di lunga durata che si basa sull’aumento dell’assimilazione dell’ossigeno, garantisce un buon livello di allenamento del sistema cardiovascolare e della capacità aerobica.

L’attività anaerobica è un esercizio ginnico-condizionale, definita di potenza perché sottopone il fisico ad uno sforzo breve e ma intenso, favorisce l’allenamento della forza, della potenza muscolare e l’aumento della massa magra.

L'attività sportiva aerobica è importante e utile, ma per un buon risultato finale, a mio avviso è fondamentale l’allenamento anaerobico.

Giulia Zambelli
7 giugno 2019
Autore: Giulia Zambelli 18 giugno 2024
SANA, realistica e che duri nel tempo!
Autore: Giulia Zambelli 23 marzo 2024
Qualche anno fa, in un periodo strano della mia vita, ho iniziato a leggere “Correre è la risposta”. Lo avevo acquistato tempo prima. Erano anni in cui viaggiavo tanto per lavoro e non avevo ancora rivoluzionato la mia vita. Lavoravo per una multinazionale danese viaggiavo spesso in macchina, di media in un anno facevo 90mila kilometri. Un giorno, passeggiando lungo le rive del lago a Lovere avevo notato una deliziosa libreria. Entro, gironzolo tra gli scaffali in cerca di qualcosa che attiri la mia attenzione e leggo questo titolo: “Correre è la risposta”.
Autore: Giulia Zambelli 15 marzo 2024
Ho acquistato questo libro il giorno del mio compleanno! Ero in libreria con una amica e mi ha parlato di questa scrittrice Toshikazu Kawaguchi, prima nelle classifiche mondiali per i suoi libri. Il tema che li accomuna è il rimpianto e nei suoi racconti l’autore lancia un messaggio nascosto: la vita è una e non possiamo permetterci di rimpiangere delle scelte non fatte o parole non dette. Non potevo assolutamente lasciarmelo scappare. ;-)