Quale è il metodo di allenamento migliore?

Bisogna preferire l'allenamento funzionale o il fitness

Spesso mi sento chiedere quale sia il metodo di allenamento migliore. Quello che rispondo e ribadisco sempre è che la regola generale deve essere quella di raggiungere con l’allenamento il condizionamento completo del nostro corpo. Quindi non possiamo focalizzare i nostri sforzi solo sulle gambe o sulla pancia (giusto?) ma dobbiamo cercare di eseguire allenamenti che includano tutte le catene cinetiche del nostro corpo. E NON sfruttarne solo una!

Più muscoli andrò ad attivare, più grande sarà il mio sforzo e più grande sarà il mio impiego energetico. Quindi più ampio potrà essere il mio range di miglioramento (o ciccia in meno… se preferite)!

Ecco perché il fitness, inteso come pratica svolta al miglioramento di condizioni prettamente estetiche o salutistiche, non funziona e non potrà mai dare i risultati sperati!! Questo è l’errore di fondo in cui incappiamo quando andiamo in palestra per dimagrire. Saliamo sul tapirulan e iniziamo a correre come matti o utilizziamo macchine che isolano il lavoro ad un solo muscolo o ad un piccolo distretto muscolare. Con questo tipo di attività cosa abbiamo ottenuto? Poco o niente… E la nostra autostima e motivazione calano a picco! Sia Ben chiaro, con questo non voglio dire che non faccia bene correre o fare sollevamento pesi, ma il nostro dispendio energetico va sfruttato in maniera diversa!

“Il fitness vuole rendere l’attività motoria facile e confortevole – spiega il dottor Nicola Sacchi, autore del libro “Allenamento Funzionale” e mio docente - l’ideale a cui aspira è allenarsi stando in poltrona o magari in spiaggia a prendere il sole o addirittura a letto dormendo. Ambire a ciò è decisamente assurdo, l'attività motoria per portare a risultati non deve essere facile né confortevole, altrimenti anche in questo caso non sarebbe attività. Il condizionamento fisico è ottenibile solamente se vi è affaticamento che non è conciliabile con il concetto di facile e confortevole.”

Giulia Zambelli
9 maggio 2018
Autore: Giulia Zambelli 18 giugno 2024
SANA, realistica e che duri nel tempo!
Autore: Giulia Zambelli 23 marzo 2024
Qualche anno fa, in un periodo strano della mia vita, ho iniziato a leggere “Correre è la risposta”. Lo avevo acquistato tempo prima. Erano anni in cui viaggiavo tanto per lavoro e non avevo ancora rivoluzionato la mia vita. Lavoravo per una multinazionale danese viaggiavo spesso in macchina, di media in un anno facevo 90mila kilometri. Un giorno, passeggiando lungo le rive del lago a Lovere avevo notato una deliziosa libreria. Entro, gironzolo tra gli scaffali in cerca di qualcosa che attiri la mia attenzione e leggo questo titolo: “Correre è la risposta”.
Autore: Giulia Zambelli 15 marzo 2024
Ho acquistato questo libro il giorno del mio compleanno! Ero in libreria con una amica e mi ha parlato di questa scrittrice Toshikazu Kawaguchi, prima nelle classifiche mondiali per i suoi libri. Il tema che li accomuna è il rimpianto e nei suoi racconti l’autore lancia un messaggio nascosto: la vita è una e non possiamo permetterci di rimpiangere delle scelte non fatte o parole non dette. Non potevo assolutamente lasciarmelo scappare. ;-)