Weekend in Valpolicella

Mi sono avviata per le zone della Valpolicella arrivando dalla trafficata A4 che come tutti i weekend si era riempita di "Schumaker del fine settimana" per poi proseguire verso il Brennero. Il cambio di autostrada e di paesaggio aiuta a cambiare "mood" e tutto inizia magicamente a rallentare. Giusto il tempo di imboccare l'uscita per Negrar e le ampie distese di vigneti traghettano verso una quiete avvolgente.


In meno di 15 minuti ho raggiunto Dimora Buglioni, un sorprendente agriturismo immerso nel verde. Imboccato il vialetto, ulivi e pini perfettamente allineati, mi accolgono in quello che sarà un fine settimana di cyber detox. Ogni volta che parto per un weekend mi impongo di non utilizzare il cellulare o dispositivi per assaporare al meglio ogni momento.


Entro in stanza e mi stupisce la cura per ogni dettaglio. Rame, mattoni e colori caldi  ti impongono di rallentare e aiutano a rilassarsi. La Dimora è stata sapientemente ristrutturata per coccolare i suoi ospiti e mi ha conquistata per il suo fascino antico. Oltre alla Dimora la famiglia Buglioni ha una Locanda, dove ho cenato, un'enoteca e una cantina.


Come ogni volta, giusto il tempo di posare la valigia ed esco per la prima avventura del weekend. Nelle mie ricerche avevo segnato alcune cantine, le ho visitate e vi voglio raccontare le 2 che mi sono rimaste più impresse ma soprattutto il borgo di San Giorgio.



San Giorgio di Valpolicella è tra i borghi più belli d'Italia. Arroccato in cima ad una collina e immerso nella quiete degli uliveti gode di un panorama davvero suggestivo, dalla terrazza è possibile ammirare la Valpolicella, il Lago di Garda e gli Appennini Tosco-emiliani. Ancora più affascinante è la Pieve di San Giorgio. Uno dei più importanti monumenti di età romanica in territorio veronese  costruita su un tempio pagano ed è tra le rarissime chiese con due absidi.



Cantina Eleva

La sola strada fatta per raggiungerla merita, perché la vista è spettacolare ma ha anche una storia molto interessante. Raffaella e Davide hanno costruito un'azienda rispecchiando quanto ricevuto in eredità e che oggi portano avanti come loro credo. Ricerca e responsabilità. Non a caso Raffaella è laureata in Viticoltura ed Enologia (in realtà ha due lauree ed un master ma volevo tagliare corto) e Davide è docente universitario. (Vi lascio il link alla storia dell'azienda perché è qualcosa di particolare https://www.vinieleva.it/il-sogno-di-franca/).

La degustazione è stata un'esperienza molto piacevole, Davide mi ha praticamente impartito una lezione di degustazione. Oltre ad aver appreso delle tecniche più che utili l'esperienza durante l'assaggio dei loro vini è stata ottima. Eleva produce 5 vini, ho avuto il privilegio di assaggiarli tutti, e quest'esperienza mi ha dimostrato che chi studia e si impegna ottiene dei risultati ottimi!

I miei preferiti sono Tenzone e Cercastelle. Tenzone, per il suo profumo di amarena e pepe, un'acidità poco invadente e il suo gusto avvolgente. Cercastelle è uscito quest'anno perché la ricerca del giusto equilibrio ha impiegato tempo ma devo essere sincera ha dato i suoi frutti! Generando un vino super profumato, l'intensità del pepe è inebriante. Il suo sapore ti avvolge e riscalda sprigionando un gusto intenso di barrique.



Cantina Franchini, la avevo cercata per un suo vino "Azzardo" che avevo provato in un ristorante, mi era rimasto impresso e ha confermato  le mie aspettative. L'atmosfera è rustica e resa coinvolgente da Caterina e Andrea. Da provare sono Valpolicella Ripasso, Azzardo, Amarone riserva e il Recioto. Io non sono una fan del Recioto o dell'Amarone, ma questi due meritano e mi sono piaciuti molto. Il primo per il suo profumo di ciliegie sotto spirito e i sentori di marmellata e cioccolato. L'Amarone Riserva per per le sue note di mora e l'intensità del pepe. Il gusto è avvolgente e intenso rimane persistente un sapore affumicato e di legno. Valpolicella Classico, davvero furbo e facile da abbinare, sulle mie corde per intensità e acidità. Azzardo, beh ero li per quel vino... ha un profumo eccezionale, le note di pepe sono persistenti ed è gustoso. Alcol e acidità si percepiscono quanto basta e il retrogusto di affumicato va ad avvolgere il palato.



PREMETTO: non sono un'enologo, ho imparato a leggere con una mia chiave i vini e quanto scrivo sono opinioni personali. I miei gusti prediligono, nei vini rossi, strutturati, corposi intense e con sentori di legno con una percezione di acidità ed alcol bassa. Se vi piacciono vini meno strutturati tendenzialmente non saranno tra quelli da me descritti.

Giulia Zambelli
20 febbraio 2023
Autore: Giulia Zambelli 18 giugno 2024
SANA, realistica e che duri nel tempo!
Autore: Giulia Zambelli 23 marzo 2024
Qualche anno fa, in un periodo strano della mia vita, ho iniziato a leggere “Correre è la risposta”. Lo avevo acquistato tempo prima. Erano anni in cui viaggiavo tanto per lavoro e non avevo ancora rivoluzionato la mia vita. Lavoravo per una multinazionale danese viaggiavo spesso in macchina, di media in un anno facevo 90mila kilometri. Un giorno, passeggiando lungo le rive del lago a Lovere avevo notato una deliziosa libreria. Entro, gironzolo tra gli scaffali in cerca di qualcosa che attiri la mia attenzione e leggo questo titolo: “Correre è la risposta”.
Autore: Giulia Zambelli 15 marzo 2024
Ho acquistato questo libro il giorno del mio compleanno! Ero in libreria con una amica e mi ha parlato di questa scrittrice Toshikazu Kawaguchi, prima nelle classifiche mondiali per i suoi libri. Il tema che li accomuna è il rimpianto e nei suoi racconti l’autore lancia un messaggio nascosto: la vita è una e non possiamo permetterci di rimpiangere delle scelte non fatte o parole non dette. Non potevo assolutamente lasciarmelo scappare. ;-)